Tripla acquisizione per Naturalia Tantum

La società controllata da Assietta PE compra i cosmetici naturali Harbor da Alto Partners e i marchi L’Amande e Zeca

 

Naturalia Tantum, gruppo attivo nei settori della cosmetica e degli integratori naturali, controllato da Assietta Private Equity sgr,  ha chiuso tre nuove acquisizioni a cavallo di fine 2022. Una, quella di Harbor srl, attiva nella produzione di cosmetici naturali certificati,  con il marchio Phytorelax, comunicata prima di Natale dai venditori Alto Partners sgr e l’imprenditore Filippo Corsini (si veda qui il comunicato stampa) e le altre due di cui ancora non era stata data notizia, cioé quelle di L’Amande srl e Zeca srl (si veda qui il comunicato stampa).

Nelle tre operazioni il team di Assietta è stato assistito da Equita, Houlihan Lokey e Bper Corporate & Investment Banking in qualità di advisor, da KPMG e da Audirevi per le due diligence finanziaria e fiscale.

Con l’acquisizione di queste tre nuove aziende, il gruppo Naturalia Tantum raggiunge nel 2022 quasi 60 milioni di euro di fatturato e un ebitda margin del 20% circa. “L’arrivo di queste nuove realtà all’interno del gruppo ci consentirà di raggiungere l’obiettivo dei 100 milioni di euro di volume d’affari entro il 2026”, ha detto l’amministratore delegato Francesco Iovine, che ha aggiunto: “Non ci fermiamo qui, abbiamo già in essere trattative con altre importanti realtà italiane che hanno come noi la missione del naturale”.

Continuano a crescere, quindi, le dimensioni del gruppo, che nel frattempo è comunque a sua volta sul mercato. Lo scorso ottobre 2022, infatti, Assietta Private Equity e i suoi coinvestitori hanno  incaricato Equita e Houlihan Lokey di gestirne la vendita (si veda altro articolo di BeBeez). 

Tornando alle ultime acquisizioni, nel dettaglio, Harbor, fondata nel 1980 con sede a Bologna, è una realtà specializzata nella produzione di cosmetici a marchio proprio (Phytorelax Laboratories e Intra) e private label formulati con principi attivi naturali ed estratti vegetali. Negli anni ’90 Harbor ha lanciato per il canale professionale una fiala per capelli formulata con un mix di 33 ingredienti naturali da cui è nato nel 2000 il brand Phytorelax Laboratories. Nel tempo la società ha ampliato la gamma di prodotto del brand Phytorelax Laboratories con diverse nuove linee (Fiori di Bach, Oliva, Mandorla, Karitè, Cacao, Argan e Bio) affiancandolo al brand Intra (dedicato esclusivamente alla GDO e con oltre il 98% degli ingredienti di origine naturale). Alto Partners, attraverso il fondo AltoCapital III, aveva acquisito l’80% del capitale della società nel 2015 dalla famiglia Corsini (si veda altro articolo di BeBeez), supportato da Banca Popolare dell’Emilia Romagna e da Banca Popolare di Sondrio tramite una operazione di family buy out che aveva visto Filippo Corsini, imprenditore di seconda generazione e guida operativa dell’azienda da 15 anni, mantenere una partecipazione pari al 20%. Harbor dovrebbe chiudere il 2022 con ricavi pari a circa 11 milioni di euro e un ebitda di circa 2,3 milioni di euro (circa il 20,5% del fatturato). La società aveva chiuso il 2021 con 9,9 milioni di euro di ricavi netti, un ebitda di 1,4 milioni e un debito finanziario netto di 1,7 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Oggi Harbor, che conta 50 dipendenti, realizza circa il 36% del fatturato all’estero, di cui poco meno della metà su quello nordamericano, punta a nuovi canali, tra cui l’e-commerce, oltre al miglioramento della presenza nella grande distribuzione organizzata, tramite la creazione di un brand dedicato (Intra). Nell’operazione di vendita di Harbor a Naturalia Tantum, Alto Partnerssgr è stata assistita da legali di LCA. Advisor finanziario è stato invece UBS Europe.

L’Amande è uno dei più antichi marchi di sapone al mondo. Nato in Francia nel lontano 1884, durante  la fase espansiva degli anni ’50 venne portato in Italia, a Savona. Ai saponi solidi, che resero famoso L’Amande in Francia sul finire del 1800, vennero via via aggiunti i vari saponi liquidi, le creme, i bagni schiuma, gli shampoo, i dentifrici, gli stick labbra, le eau de parfum e molto altro ancora, nel pieno rispetto della grande qualità che ha sempre contraddistinto L’Amande. Oggi la società, guidata da Alessandro Mapelli, ha una presenza molto diffusa nelle erboristerie italiane con linee floreali e profumate, caratteristica che rende i prodotti molto richiesti anche nei mercati esteri. Il marchio ha ricevuto il riconoscimento dal Ministero dello Sviluppo Economico come “marchio storico di interesse nazionale”. Controllata sinora da Compagnia delle Idee srl (di Alessandro Mapelli e Costantino Rancati, con il 52,96%), Gloria Petroni (36,57%) e Gianluigi Briano (10,47%), la società ha chiuso il 2021 con 3,6 milioni di euro di ricavi netti, un ebitda di poco meno di 400 mila euro e un debito finanziario netto di 1,5 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).

Quanto a Zeca, con sede a Rivergaro (Piacenza), è specializzata nella Ricerca & Sviluppo, produzione e distribuzione di prodotti per la cura della casa, della persona e degli animali domestici; la produzione principale è costituita da polvere e granuli per il mercato della detergenza casa. Di proprietà al 50% ciascuno di Antonio Campagnoli e Maria Grazia Zermani, la società commercializza i propri prodotti attraverso tre marchi proprietari (Natura Amica, LabNat e Fleur Massage) e realizza anche progetti in private label. I principali canali di vendita sono la grande distribuzione, farmacie, parafarmacie e negozi biologici. Il portafoglio prodotti della società include un’ampia gamma di articoli Made in Italy di alta qualità, composti utilizzando esclusivamente ingredienti vegetali e minerali provenienti da fonti naturali e rinnovabili, a zero impatto ambientale. Zeca ha chiuso il 2021 con 3,7 milioni di euro di ricavi, poco meno di 400 mila euro di ebitda e liquidità netta per 475 mila euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).

L’ultima acquisizione precedente annunciata risale all’agosto del 2021, quando Naturalia Tantum aveva  acquisito il 100% della veronese Natural Way Laboratories, specializzata nello sviluppo, produzione e vendita di integratori alimentari conto terzi in forma solida e liquida, da Ibla Capital, finanziaria fondata nel 2015 da Alessandro Lo Savio, dopo sette anni trascorsi nella società di telecomunicazioni Linkem, prima come cfo e successivamente come direttore generale (si veda qui altro articolo di BeBeez). Ibla Capital, tramite il veicolo Ibla Industries, costituito con l’asset manager Clearsight Investments, aveva fondato Natural Way nel febbraio 2016 per rilevare le attività aziendali dell’omonima società dalla procedura fallimentare a cui era sottoposta. Nel settembre del 2018 Natural Way Laboratories aveva a sua volta acquisito il 100% del capitale di Ellepharma srl, società produttrice in conto terzi di integratori in forma liquida (si veda altro articolo di BeBeez).

Poche settimane prima di Natural Way, Naturalia aveva rilevato Togethair, la divisione cosmetici di Specchiasol (quest’ultima controllata dal luglio 2020 da White Bridge Investments, si veda altro articolo di BeBeez).  In precedenza, nel 2020, Naturalia aveva rilevato Di-Va, primaria realtà italiana attiva nella commercializzazione di prodotti cosmetici e integratori alimentari. Il gruppo Naturalia Tantum include  anche Sanecovit, specializzata in cosmetici e detergenti per la grande distribuzione, acquisita nel marzo 2017 dal fondatore Donato Vitaloni (si veda altro articolo di BeBeez); Bioearth, dedicata a cosmetici e integratori per profumerie di fascia alta, acquisita nell’ottobre 2018 dai coniugi Sabrina Mazzaschi e Paolo Adorni (si veda altro articolo di BeBeez); ed Effegilab, specializzata in cosmetici e integratori per hotel di alta gamma e SPA, acquisita nel maggio 2019 da Francesca Ferri (si veda altro articolo di BeBeez). Del gruppo Naturalia Tantum fa parte infine anche Annurkap, specializzato in integratori per la ricrescita dei capelli; Incarose, prodotti cosmetici per la pelle e un’ offerta completa di prodotti private label di cosmetici e detergenti per i grandi retail e per hotel di alta gamma ed integratori alimentari private label e conto terzi.

“Da una visione comune tra azionisti e management abbiamo costruito in poco tempo un progetto entusiasmante e unico: un gruppo forte, diversificato e coeso nel settore del naturale e con salde e storiche radici nella sostenibilità sociale ed ambientale. Un grande lavoro che ci permette oggi di essere presenti in Italia in tutti i canali sia con nostri marchi sia con le P/L dei partner che ci danno fiducia attraverso l’attento sviluppo di progetti su misura sia nella cosmetica sia nell’integrazione alimentare. La forza e la dimensione del gruppo, inoltre, ci hanno permesso di rafforzare la presenza all’estero che sono sicuro diventerà, tra qualche anno, uno dei punti di forza principali per lo sviluppo del fatturato”, ha detto ancora Iovine.

Ricordiamo che Naturalia è un polo della cosmetica naturale a base di ingredienti biologici promosso da Assietta Private Equity sgr (77% del capitale) e affiancata dal pioniere del private equity italiano Paolo Colonna, e dall’Istituto Atesino di Sviluppo (si veda altro articolo di BeBeez), oltre che dai fondatori delle aziende via via acquisite e integrate nel gruppo.

Quanto a Alto Capital III, quello in Harbor è il settimo disinvestimento dopo la cessione delle partecipazioni in Dolciaria Val d’Enza (che aveva acquisito nel 2014)La Suissa (rilevata per l’80% nel 2019 dal gruppo Colussi)Virosac (venduta a Orienta Capital e Indigo Partners a fine 2019)Artebianca (venduta a gennaio 2020)Pastificio di Chiavenna (che aveva acquisito nel 2015) e Semenzato (che aveva acquisito nel 2017).

A oggi l’sgr ha chiuso il periodo  di investimento del quarto fondo, che vanta un rendimento annuo medio ponderato del 41%, grazie già a quattro disinvestimenti condotti sinora:  Officina Farmaceutica Italiana (OFI) (nutraceutica), comprata da Procemsa,  controllata da Investindustrial, in un’operazione annunciata nel dicembre 2020; CEI – Costruzione Emiliana Ingranaggi (ricambi automotive) ceduta a White Bridge Investments, in un’operazione annunciata lo scorso giugno, con Alto Capital che ha reinvestito per una minoranza; Tricobiotos (prodotti professionali per capelli), ceduta al gruppo Alfa Parf con una transazione annunciata lo scorso luglio; e BIA (couscous), ceduta al gruppo Bonifiche Ferraresi, con una transazione annunciata lo scorso luglio.  A fronte di queste cessioni, Alto Capital IV ha rimborsato ai propri investitori circa il 90% degli importi richiamati, con un portafoglio residuo di cinque partecipazioniMillefili (filati pregiati per maglieria), Diatech (diagnostica molecolare), Mipharm(CMO farmaceutico), Olimpia Splendid (HVAC); oltre come detto al reinvestimento per una minoranza di CEI.

A novembre 2022, in concomitanza con la chiusura del periodo di investimento del Fondo Alto Capital IV, ha preso avvio il Fondo Alto Capital V che ha un target complessivo di raccolta di 300 milioni di euro. Quest’ultimo ha effettuato il primo closing lo scorso 4 novembre con 150 milioni di euro di impegni (si veda altro articolo di BeBeez).